Elisa Vergani, Mediatrice familiare e coordinatrice genitoriale.
La gestione del conflitto nell’ottica sistemica-relazionale e il modello trigenerazionale
La mediazione familiare è un processo di gestione del conflitto ed offre un contesto strutturato e protetto in cui gli ex coniugi possono raggiungere accordi duraturi e concreti su temi riguardanti il benessere dell’intero nucleo familiare.
Nell’ottica sistemico-relazionale il conflitto non è legato ad una concezione necessariamente distruttiva, ma è un evento naturale e necessario al cambiamento, non è negativo, né positivo, ma è presente in ogni relazione, tutto il sistema famiglia ne viene coinvolto e, a volte, i comportamenti dei coniugi possono essere poco equilibrati ed avere una ricaduta di sofferenza e di disagio anche sui figli. È importante gestirlo attentamente, convogliare l’energia che genera utilizzandola al meglio in modo cooperativo e quindi costruttivo.
Il conflitto trasformato in opportunità evolutiva
Il conflitto viene considerato come un evento critico che fa parte della vita, ma che può trasformarsi in un’opportunità evolutiva. All’interno di tale conflitto è possibile individuare gli aspetti costruttivi del cambiamento solo ampliando il campo di osservazione a tutti i sistemi coinvolti. Il sistema familiare, nella sua dimensione trigenerazionale (genitori, figli, nonni)
Nel ciclo vitale delle famiglie si attraversano difficili passaggi evolutivi (matrimoni, nascite, malattie, separazioni, perdite) che richiedono continue trasformazioni e riorganizzazioni relazionali. La famiglia diventa così teatro di disarmonie e contrasti che creano il giusto attrito perché il sistema si trasformi nel tempo senza però perdere la propria identità.
La riorganizzazione familiare
La riorganizzazione che la famiglia deve affrontare nel passaggio da una fase evolutiva ad un’altra non è mai un salto nel vuoto, in quanto, secondo il modello trigenerazionale, le generazioni precedenti hanno già affrontato gli stessi passaggi evolutivi e l’hanno fatto secondo modelli ricorrenti di rapporti multigenerazionali che si tramandano nel tempo, da una generazione all’altra.
Quando si osserva una famiglia o una coppia dal punto di vista del modello trigenerazionale si devono sempre tenere presenti tre piani generazionali – la famiglia di origine di entrambi i membri della coppia coniugale, la coppia e i figli.

Protezione della funzione genitoriale e della sua continuità indipendente dalla rottura del patto coniugale.
Particolare attenzione viene posta sul mantenimento di una genitorialità condivisa; l’obiettivo che si pone il mediatore è di aiutare la coppia a “dipanare la matassa che lega il vincolo coniugale con quello genitoriale, in modo da portare in salvo il secondo, sciogliendo il primo” (Cigoli, 1998). L’effetto più negativo sui figli non è dato dalla separazione in sé, ma da come viene gestito il conflitto prima, durante e dopo la stessa. Non si può negare il dolore generato dalla fine di un rapporto di coppia, ma “solo se ciascuno dei partner giunge ad accettare la propria parte di responsabilità nell’aver contribuito al fallimento del matrimonio, la crisi potrà (…) dirsi affrontata e superata”. ( Cigoli, Galimberti e Mombelli, 1988, Cigoli 1991).
Il principale compito che i genitori si trovano ad affrontare, dopo la separazione, è la riorganizzazione delle relazioni familiari a livello genitoriale, sostenere i figli nell’affrontare lo stress del cambiamento e la perdita.
Per poter gestire il conflitto che deriva dalla separazione in maniera cooperativa, la coppia deve prima elaborare il fallimento del proprio legame e, allo stesso tempo, mantenere i ruoli di madre e padre, riconoscersi come tali ed avviare un rapporto di collaborazione e cooperazione per tutti gli aspetti che riguardano l’esercizio della genitorialità.
La Mediazione Familiare come sostegno.
La Mediazione Familiare è un valido strumento che i genitori possono utilizzare per essere sostenuti nei loro progetti e compiti evolutivi; con l’aiuto del mediatore possono acquisire la consapevolezza dell’importanza del loro ruolo di essere ancora e per sempre genitori.
Inoltre, appare utile ricordare come la mediazione possa sostenere il nucleo familiare non soltanto a livello emotivo, ma anche pratico/concreto attraverso la stesura di accordi utili alla riorganizzazione familiare e basati sui bisogni, in primis, dei figli coinvolti nel processo separativo.
Introduzione di un nuovo partner di un genitore.
A tal proposito, un altro aspetto importante è l’introduzione del nuovo partner di un genitore. Spesso, dopo il divorzio, quando i genitori costruiscono una nuova relazione tendono a staccarsi emotivamente dal passato per meglio investire nella nuova composizione familiare, mentre per i figli è importante salvaguardare il legame con il passato poiché alla radice della loro identità. Sarebbe opportuno creare un collegamento tra le due dimensioni temporali e mantenere i legami con entrambi i genitori e le famiglie d’origine alfine di affrontare meglio i cambiamenti nella vita affettiva e nella quotidianità che inevitabilmente si presentano durante e dopo la separazione dei genitori. In presenza di un evento separativo è fondamentale aiutare i bambini a ricomporre un’identità familiare con le figure di attaccamento, i suoi personaggi e la sua storia. (Anna Oliverio Ferraris, 1999) . La mediazione familiare rende i partner stessi protagonisti della ricerca delle soluzioni più adeguate alle esigenze della famiglia e potranno valorizzare le proprie funzioni genitoriali. Attraverso la mediazione familiare, le relazioni familiari saranno trasformate e non spezzate sarà possibile guardare al futuro con una prospettiva più positiva e ricca di speranza.
Bibliografia
– Andolfi M. (a cura di) La crisi di coppia. Una prospettiva sistemico relazionale”, Raffaello Cortina Editore, 1999
Francini G. Il dolore del divorzio. Terapia, mediazione e cura della famiglia separata, Franco Angeli Milano, 2016
Mazzei D., Neri V. La Mediazione Familiare, il modello sistemico trigenerazionale, Raffaello Cortina Editore, 2017
Oliviero Ferraris A. Dai figli non si divorzia, Rizzoli, Milano, 2005
Articoli
Ratti I., Vadilonga F. (2014), Dar voce ai bambini nei percorsi di mediazione.
Rivista Mediazione Familiare Sistemica, 14.